Il viaggio che sognavamo

All’inizio era una storia felice. C’era l’amore splendido tra Ioannis, medico dal cuore nobile, e la bellissima Arghirula, la sirena figlia del pescatore. E c’era la loro bambina, Apollonìa, con grandi fiocchi tra i riccioli biondi, come fiori di magnolia, simili alle mani di Dio. Ma un giorno il sole cadde nell’acqua del lago e si spense.
Fu quando nacque Rorò, e Arghirula, cigno candido ferito a morte, scomparve. Una zia alleva le due bambine. La sua anima è un sole spento, il suo abbraccio un fascio di rami secchi che non hanno conosciuto la tenerezza. Rorò cresce e diventa Arghirenia. Il suo cuore è al timone di una barchetta solitaria in balìa delle onde. I giorni felici sono rari come i gigli della sabbia… Per fortuna il libro della vita ha ancora pagine che devono essere scritte.
E un viaggio che aspetta una partenza.
Un libro ricco di sogni dolenti, di frammenti dell’anima persi e rincollati come petali di fiori. Un libro in cui i personaggi lottano contro la miseria morale, il dolore e l’inganno con l’affetto, la solidarietà e la compassione. Un libro delicato e tenace come una rosa fiorita nel cuore dell’inverno.